Coronavirus: ordinanze n. 19 e n. 20 del Presidente della Regione Campania

Data:

22 marzo 2020

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Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato le Ordinanze n. 19 e n. 20 che contengono ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Con l’Ordinanza n. 19 ha disposto:

- Fino al 3 aprile è sospesa l'attività dei cantieri edili su committenza privata, mentre per lavori a committenza pubblica le stazioni appaltanti valutano la differibilità delle singole lavorazioni o interventi in corso ovvero programmati.

Con ordinanza n. 20, ha disposto:

Fermo restando quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute e del Ministro dell’Interno 22 marzo 2020, secondo cui “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di traferirsi o spostarsi con mezzi pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”, con decorrenza dalla data odierna e fino al 3 aprile 2020, a tutti i soggetti provenienti dalle altre regioni d’Italia o dall’estero, che faranno ingresso in regione Campania o vi abbiano fatto ingresso negli ultimi 14 giorni per rientrare nel territorio regionale, è fatto obbligo:

di comunicare tale circostanza al Comune e al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;

di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali;

di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;

di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza;

– in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.”

Per chi non rispetterà gli obblighi, valgono le sanzioni previste dall’articolo 650 del codice penale, con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro.

La cittadinanza è invitata a collaborare.

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Pagina aggiornata il 18/10/2024